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Via Crucis Cittadina - Tredicesima Stazione

| Fabio Lo Cascio | Eventi

Pagina 14 di 16: Tredicesima Stazione

 XIII STAZIONE: GESU’ E’ DEPOSTO DALLA CROCE

Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo

perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Brano Biblico

L.      Giuseppe d`Arimatèa, membro autorevole del sinedrio, che aspettava anche lui il regno di Dio, andò coraggiosamente da Pilato per chiedere il corpo di Gesù. Pilato si meravigliò che fosse già morto e, chiamato il centurione, lo interrogò se fosse morto da tempo.  Informato dal centurione, concesse la salma a Giuseppe. Egli allora, comprato un lenzuolo, lo calò giù dalla croce e, avvoltolo nel lenzuolo, lo depose in un sepolcro scavato nella roccia.

(Mc 15, 42-46)

Meditazione

L.      Sommersa dal dolore, Maria sta accanto alla Croce. E Giovanni, con Lei. Ma si fa tardi, e i giudei insistono perché il Signore venga tolto da lì. Dopo aver ottenuto da Pilato il permesso prescritto dalla legge romana per dare sepoltura al condannati, giunge al Calvario un uomo di nome Giuseppe, membro del sinedrio. Con lui viene anche Nicodemo, quello che in precedenza era andato da lui di notte, e portava una mistura di mirra e di aloe di circa cento libbre. Essi presero allora il corpo di Gesù, e lo avvolsero in bende insieme con oli aromatici, com'è usanza seppellire per i Giudei (Gv 19, 39-40). Essi non erano conosciuti pubblicamente come discepoli del Maestro; non avevano presenziato ai grandi miracoli, e non l'avevano accompagnato nell'entrata trionfale in Gerusalemme. Adesso, nel momento brutto, quando gli altri sono fuggiti, non temono di dare la faccia per il loro Signore. Quando gli altri fuggono, quando alle volte le istituzioni per vari motivi si tirano indietro, non riescono ad operare per il bene della popolazione cittadina, la Chiesa ci mette la faccia in nome e per conto del Signore. Gesù viene deposto dalla croce e adagiato nelle braccia di Maria, e come  l’annunciazione ci ha donato la maternità la deposizione ci dona la pietà. Per avere pietà bisogna prendere sulle proprie braccia il dolore degli altri, bisogna toccare la sofferenza altrui per non stancarsi di avere pietà.

Intercessioni

 

D.      Dio grande e misericordioso, donaci lo spirito di orazione e di penitenza, suscita in noi un vero amore per te e per il nostro prossimo, preghiamo.

Vieni presto in nostro soccorso.

D.      Rivelaci il valore autentico di tutte le realtà create, perché le associamo al nostro cantico di lode, preghiamo.

D.      Tu che sei salito a Gerusalemme per sostenere la passione e così entrare nella tua gloria, guida alla Pasqua eterna la tua Chiesa pellegrina sulla terra, preghiamo.

D.      Perché i miliardi di uomini e donne che vivono sulla faccia della terra e coloro che si sono congedati da noi si riabbiano compagni per sempre nella festosa comunità dei santi, preghiamo.

Padre nostro

Fac me plagas vulnerari

Cruce hac inebriari

Et cruore Filii.

Quattordicesima Stazione
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